Website amatoriale della Facoltà di Architettura dell'Università degli Studi di Sassari - sede di Alghero
Corso di laurea in Pianificazione Territoriale Urbanistica ed Ambientale
Bd2p CITTÀ E TERRITORIO

Tema del blocco: Olbia

Montepino Cabuabbas Padrongiano RioGallurese RioSeligheddu

OLBIA CITTA’ DELL’ACQUA
Come contrappunto della città post industriale

ELEMENTI:
le potenzialità dei luoghi dell’acqua come controspazio della città post industriale

OrtofotoOlbia

CATEGORIE:

  • 1. l’Ambiente
  • 2. il Tempo – Controtempo e Controspazio
  • 3. la percezione dei Luoghi dell’Acqua

    PERCHÉ OLBIA CITTÀ DELL’ACQUA?

    Olbia è Città dell’Acqua per la notevole presenza di Corridoi Ambientali legati a Rii, Fiumi, Saline, Golfi che scandiscono spazi e tempi della città- territorio.
    Olbia manifesta la sua identità nelle aree della città compatta, nel golfo interno, e in altre aree che chiamiamo appunto ‘Spazi’.
    Il Golfo interno e il Fiume Padrongiano hanno ìnsiti nella loro conformazione ambientale, nella loro storia e nel loro utilizzo un ruolo di ‘Spazio’ e di ‘Identificazione’ per gli abitanti.
    Non altrettanto possiamo dire di altri Corridoi Ambientali dell’Acqua come quelli del Rio Padredduri, del Rio Tilibbas, del Rio S. Nicola, del Rio Sozzò, del Rio Gallurese, del Rio Seligheddu, che gli abitanti di Olbia non riconoscono né per la loro valenza Ambientale né per la loro valenza di Spazi. Se non sono percepiti come tali dagli abitanti, è come se non avessero importanza.
    Le aree che analizziamo in questa tavola sono proprio i Corridoi Ambientali dell’Acqua che si presentano ritmicamente all’interno del territorio scandendo spazi e tempi.

    SITUAZIONI DEL RAPPORTO DELL’ACQUA CON L’URBANO

  • 1. Rio alla sorgente - relazione ambientale di carattere sovralocale
  • 2. Rio nella pianura – relazione ambientale con la campagna
  • 3. Rio nella città – relazione con edificato e viabilità
  • 4. Rio alla foce – relazione ambientale

    SPAZI E TEMPI – CONTROSPAZI E CONTROTEMPI
    ”Ma è sempre il prendersi cura che determina il senso del tempo.” Heiddeger

    Spazio industriale -> tempo del lavoro -> tempo accelerato
    Spazio archeologico -> tempo del tempo -> tempo lento
    Spazio residenziale -> tempo dell’abitare -> tempo accelerato
    Spazio Fausto Noce -> tempo della natura -> tempo lento
    Spazio centro storico -> tempo dell’abitare -> tempo accelerato
    Spazio artiglieria -> tempo della storia -> tempo lento
    Spazio residenziale -> tempo dell’abitare -> tempo accelerato
    Spazio Padrongiano -> tempo dell’acqua -> tempo lento
    Spazio del Golfo -> tempo delle dinamiche ambientali -> tempo lento/accelerato
    Spazio ferrovia–porto–aeroporto -> tempo del transito -> tempo accelerato

    Ricerca sul rapporto degli Olbiesi con i luoghi d'acqua: scarica il questionario in pdf

    BIBLIOGRAFIA:

  • G.Maciocco, P Pittaluga, La città latente, 2001
  • G.Maciocco, Dominanti ambientali e progetto dello spazio urbano, Urbanistica 104, 1995
  • G.Maciocco, Il progetto ambientale dei territori esterni: prospettive per la pianificazione provinciale, Urbanistica 112, 1999
  • Ricoer, Tempo e racconto, 1986
  • S. Bonfiglioli, L’Architettura del tempo – La città multimediale,1990
  • G. Maciocco, Etica e pianificazione ambientale
  • G. Maciocco, La città in ombra, 1992
  • G. Maciocco, Ritorno a Ithaca,
  • M.Cacciari, Geo-filosofia dell’Europa, 1994
  • M.Cacciari, Arcipelago, 1997
  • Coli, Bestini, Decandia, Tipicità ambientale e continuità urbana, 1996
  • Colono, Ticca, Guida di Olbia, 1984
  • G.Maciocco, S.Tagliagambe, La Città possibile, 1997

    IPOTESI PROGETTUALE

    Il progetto lavora sui Corridoi Ambientali delle Acque per poter dar loro la forza di Controspazi e di Controtempi, perché possano essere riconosciuti nel loro valore ambientale all’interno della città-territorio che presenta situazioni di città compatta, di città industriale, di città agricola, di città commerciale, situazioni definite e percepite dagli abitanti come spazi e tempi propri.
    I Corridoi Ambientali nella città territorio di Olbia sono situazioni di margine, trascurate e abbandonate a sé stesse, vissute con indifferenza o con disagio.
    Sono questi spazi “densi di natura e memoria” che conservano i tempi della natura ma non si relazionano armonicamente con gli spazi della città urbanizzata. Conservano la sensazione “dell’assenza e della memoria”, dell’assenza di funzioni e della memoria di funzioni che c’erano e non ci sono più.
    Come nelle città industriali si progettavano controspazi per far entrare la natura nella città, aspetto fondamentale nella vita pre-industriale, così i Luoghi d’Acqua, corridoi ambientali “densi di natura e memoria” possono assumere un valore di Controspazio e Controtempo negli spazi già caratterizzati di Olbia-Città post-industriale.
    Lavoriamo sulle categorie prefissate che sono l’Ambiente, il Tempo come controtempo e controspazio, la Percezione dei luoghi d’acqua.
    Se Città dell’Acqua deve essere allora lavoriamo sulle Dominanti Ambientali che danno origine, fanno vivere e terminare questi corridoi ambientali. Ciascun corridoio dell’acqua ha una fonte, un percorso ed una foce. Ciascun corridoio interagisce con il territorio alla fonte, durante il percorso e alla foce. Individuiamo la corona collinare come fonte, la pianura e l’abitato come percorso e il golfo come foce.
    Adesso facciamo in modo che queste dominanti siano percepibili in maniera chiara e forte a livello locale e sovralocale. E dunque se passeggiamo, sostiamo, attraversiamo questi corridoi ambientali dell’acqua dobbiamo renderci conto che il Tilibas ad esempio ha la sua sorgente a Cabu Abbas , il suo percorso a Tanca Tilibas e la foce al Porto Romano.
    Così come chiaro appare per il Tilibas deve apparire anche per gli altri a livello locale e sovralocale.
    E dunque riprogettiamo o progettiamo ex novo questi spazi facendo in modo che queste relazioni vengano fuori.
    Questi corridoi ambientali scandiscono spazi e tempi della città con un carattere loro proprio, non sono assimilabili agli spazi e ai tempi della città, essi sono controspazi, controtempi.
    Ai tempi accelerati della città industriale, della città residenziale, della città commerciale e di quella del transito si contrappongono gli spazi e i tempi del tempo, della natura, della memoria, dell’acqua, dell’ambiente. Ai flussi accelerati dei nodi intermodali e della viabilità si contrappongono i tempi lenti del flusso delle acque fluviali. Ai flussi veloci dell’area portuale si contrappongono i flussi lenti dell’unione di corridoi ambientali differenti, flussi marini e flussi fluviali formano piazze d’acqua non più così dolce, non più così salata. Un nuovo ambiente.
    I luoghi dell’acqua sono le strutture generative della città territorio, intorno ad essi può continuare ad estendersi e svilupparsi la città regione di Olbia così come si è sviluppata sino ad ora.
    Per misurare il tempo “le prime misure vengono prese a prestito dall’Ambiente Naturale e innanzitutto dal gioco della luce e delle stagioni; a questo proposito, il giorno è la più naturale delle misure.” ”Ma è sempre il prendersi cura che determina il senso del tempo, non le cose della nostra Cura” seguiamo Heiddeger e affidiamo le cose “della nostra Cura”, che nel nostro caso è il territorio, a chi il territorio lo vive insieme agli altri e affidiamo alla cura di associazioni, onlus, imprenditori, i nostri corridoi ambientali in modo da coinvolgere i soggetti del territorio alla loro cura, a prendersene cura.
    E così mettiamo a disposizione di cooperative di rappresentazioni teatrali storiche e di animazione archeologica, l’area del Tilibas; i rii nella pianura e nell’urbano li affidiamo ad associazioni sportive (per canottaggio, per equitazione,); i rii alla sorgente, sulla corona collinare, li mettiamo a disposizione di agriturismo e centri di riequilibrio psichico e fisico (centri di bellezza o termali); e facciamo presiedere alcuni luoghi simbolo delle acque dalle istituzioni.
    Questo per una dimensione locale.
    La foce del fiume Sozzò la inglobiamo nell’erea di pertinenza di un presidio culturale ed ambientale di un centro internazionale di studi e ricerche, museo e centro congressi sulle acque. Sul Padrongiano un parco faunistico e botanico.
    Questo per una dimensione sovralocale.
    In tal modo la stessa percezione dei luoghi d’acqua cambia, a livello locale perché sono gli stessi abitanti, organizzati, associati, Abitanti a prendersene cura; a livello sovralocale perché ci sono presidi internazionali che ne calcano l’attenzione.
    I luoghi in tal modo sono densi di significato perche' chi ci abita e chi li vive ne attribuisce senso. Questo significato genera senso di appartenenza.

    Materie di blocco, Docenti, CFU e voti degli esami

    Materie del Blocco
    Pianificazione territoriale CFU 2,2 Prof. Macciocco

    Progettazione Architettonica CFU 1,2 Prof.Macciocco

    Storia della città e del territorio CFU 2 Prof.ssa Decandia

    Disegno (Media, CAD, ...) CFU 1,8 Prof. Lino

    Epistemologia del progetto territoriale CFU 1,6 Prof. Tagliagambe

    Analisi Matematica e Geom. Analitica CFU 1,6 Prof. Paroni

    Sistemi di Elaborazione delle Informazioni CFU 1,6 Prof. Tistarelli

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