Il progetto culturale propone alla mostra di non “nascere dal nulla e finire nel nulla” quanto piuttosto di nascere dalla collaborazione di differenti soggetti e dalla sensibilizzazione di differenti utenti.
Gli stessi soggetti che in passato hanno collaborato con Tavolara, istituzionali e non, come gli artigiani, la confederazione e l’Associazione artigiani, gli enti di formazione degli artigiani, I.S.O.L.A. in primis, saranno coinvolti a portare testimonianze e a produrre, per la durata dell’esposizione (con l’impegno di continuare la produzione), i manufatti esposti (e non) alla temporanea.
Le scuole, dall’Accademia ai vari licei ed istituti professionali e tecnici, saranno chiamati a riflettere e a produrre materiali come, ad esempio, i video – testimonianze legati alla figura di Tavolara e alle opere esposte con l’impegno che il materiale non utilizzato all’interno della Frumentaria sarà esposto nelle sedi gemellate come possono essere le stesse scuole o padiglioni vari .
Non solo.
Si è preso in considerazione che l’edificio della Frumentaria è situato appunto entro le muraglie (via delle Muraglie), pieno Centro storico di Sassari che presenta delle caratteristiche tutte proprie.
Innanzitutto il centro è degradato a livello urbanistico poiché le abitazioni, le strade e le piazze presentano un livello di manutenzione abbastanza scadente. E poi gli abitanti di questa zona sono prevalentemente soggetti immigrati con un livello di integrazione sociale molto basso.
Trattasi di extracomunitari di origine africana e asiatica.
Senegalesi, cinesi … soggetti la cui cultura legata all’artigianato è elevatissima: vogliamo parlare dei tappeti cinesi in vendita in tutto il mondo a prezzi elevatissimi? O di manufatti di origine africana di fattura e materiali pregiatissimi?
La proposta è quindi quella di coinvolgere attraverso gli assessorati alle politiche sociali e alla cultura e attraverso associazioni culturali interessate, questi soggetti, confrontando la cultura sarda di Tavolara alla cultura di origine di queste genti.
La piazza della Frumentaria diverrebbe almeno per il periodo della temporanea, un luogo di scambio culturale, intrattenimento e svago.