Il contesto territoriale: la regione storico-ambientale della Barbagia di Seulo

Tacchi

Il Comune di Seulo si inquadra nella regione storica della Barbagia di Seulo, nei territori dell’area del massiccio del Gennargentu, elemento di centralità ambientale di un sistema di relazioni storiche che caratterizza i comuni di Seulo, Seui, Esterzili, Sadali e Ussassai. Le relazioni storico-ambientali fanno parte di un contesto più ampio che lega la Barbagia di Seulo con gli altri comuni delle Barbagie, del Sarcidano e dell’Ogliastra.
La struttura ambientale, dominio delle litologie alternate degli scisti, dei porfidi e dei calcari, è caratterizzata da alcune rilevanti dominanti morfologiche del paesaggio: i territori del massiccio del Gennargentu, dei tacchi, delle profonde incisioni dei fiumi (l’ansa del Flumendosa, la valle del Flumineddu, Pardu).
Alcuni sistemi montani con carattere di dominanza paesaggistico-ambientale della struttura ambientale di Seulo, sono rappresentati dal sistema di crinali del Monte Perdedu, dal Monte S. Vittoria nel territorio di Esterzili, dal sistema calcareo-dolomitico dei Monti Arcuerì nel territorio di Ussassai, dal Tonneri nel territorio di Seui
Tra le risorse dell’area vasta costituisce una centralità ambientale il testimone calcareo di “Perda e Liana”, che rappresenta uno degli elementi di “dominanza” del paesaggio, sia per il valore simbolico che riveste nella cultura locale e sovralocale, sia per la funzione di relazione tra la Barbagia e la regione dell’Ogliastra. Inoltre in essa convergono tre importanti direttrici: l’ansa del Flumendosa, il Flumineddu e il rio Pardu.
Sono presenti lungo l’alveo del Flumendosa, in corrispondenza delle deviazioni del fiume o in prossimità di confluenza degli affluenti, alcuni laghetti naturali caratterizzati dalla vegetazione ripariale di ontaneti; essi rappresentano risorse ambientali di particolare interesse per la fruizione naturalistica (es. “Sa Stiddiosa”)
Perdaliana

La forte caratterizzazione ambientale di Seulo è rappresentata da numerosi tacchi e tonneri (Tonnolù, Marcusa, Gastea, Nusaunu, Taccu ‘e Ticci, Su Zippiri), e dalle sorgenti che contornano la base dei tacchi, le foreste primarie, le emergenze botaniche e faunistiche.
La struttura dell’insediamento di Seulo, sia per quanto riguarda il centro urbano che l’organizzazione produttiva dell’agro, come descritto dalle fonti storiche, quali il La Marmora in Itinerario dell’Isola di Sardegna (1868), è stato condizionato dal quadro ambientale, che ha imposto da un lato i caratteri di isolamento, dall’altro ha reso possibile una organizzazione spaziale peculiare e con caratteri di forte identità territoriale: i luoghi storici del territorio, sia dell’abitato che dell’agro, sono patrimonio della comunità, riconoscibili attraverso una dettagliata geografia di toponimi, che costituiscono ancora permanenze significative dell’identità locale.
Dalle carte storiche sono stati individuati i numerosi segni della cultura materiale tra cui i sentieri che dall’abitato conducono all’agro e alla montagna (Su Pardu, che identifica la fascia dei terreni privati attorno al paese, mentre Su Monti individua i luoghi della pastorizia).
Il sistema dei percorsi costituisce la matrice insediativa poiché la prosecuzione di essi verso i luoghi centrali dell’abitato (Piazza Genneria, le chiese campestri) ha configurato il disegno urbano attraverso gli isolati e il sistema delle strade interne.
Il riconoscimento delle regole insediative del centro urbano, che si riflettono sulle tipologie edilizie storiche, ha consentito di interpretare il disegno urbanistico degli isolati: tra queste regole si evidenzia il rapporto tra insediamento e regimentazione dall’acqua, fattore di rischio soprattutto per la presenza dei pendii. La necessità di controllare il regime idrico ha condizionato le comunità nelle diverse epoche storiche nella scelta dell'ubicazione degli edifici, nello stabilire i rapporti e le distanze tra edifici.
L’analisi del contesto territoriale e urbano, inteso come sistema di area vasta, è stato condotto attraverso il confronto e l’approfondimento delle conoscenze esperte dei settori dell’archeologia, della geopedologia, dell agronomia, della botanica; lo studio e la descrizione della struttura ambientale ha consentito di individuare alcune indicazioni di progetto attraverso la rappresentazione di una geografia condivisa delle risorse ambientali del territorio.
Questo corrisponde, in termini progettuali
  • - all’individuazione di sistemi storico-ambientali dotati di valore naturalistico e storico che possono essere promossi per usi turistici, educativi, didattici, produttivi per un uso locale e di relazione con altre comunità. Le aree che caratterizzano il territorio comunale sono state individuate nelle zone H2, H3;
  • - all’individuazione conseguente di direttrici di comunicazione e di cooperazione fra diversi soggetti pubblici e privati per alcuni sistemi che si manifestano come valori condivisi nell’intero sistema territoriale barbaricino, ogliastrino e del Sarcidano (es. la gestione delle aree forestali e la salvaguardia del patrimonio ambientale)
  • - all’individuazione di aree eventualmente interessate da trasformazioni legate ad infrastrutture di collegamento fra i nodi urbani, in cui si riconoscono attività radicate nella tradizione produttiva locale (es. la direttrice produttiva delle colture specializzate, lungo la Strada Provinciale 'Cumbida-Meli')
  • - all’individuazione delle aree sensibili da salvaguardare per processi di degrado, situazioni di vulnerabilità, scarse attitudine all’uso agricolo. Le aree sono state individuate nelle zone H3.1, H3.2, H3.3, E5.
  • fonte: PUC di Seùlo

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